Islanda, terra di fuoco e di ghiaccio, meta ambita dai più grandi fotografi internazionali per i suoi paesaggi incontaminati. Ma quali sono le più belle location da fotografare in Islanda?
Potrebbe sembrare una domanda piuttosto semplice, la verità è che :
In Islanda fotograferesti tutto
Partendo da questo presupposto ho voluto stilare una guida ai luoghi imperdibili da vedere e da fotografare in Islanda, tenendo bene a mente che, saranno veramente pochi i momenti in cui vi ritroverete senza fotocamera in mano e che, spesso, le foto più belle le scatterete in viaggio, lungo la strada o quando per caso deciderete di addentrarvi in percorsi off-road.
E saranno le vostre foto, la vostra visione del luogo, la vostra storia a fare la differenza.
Sarà in quel momento che questo magnifico Paese saprà conquistarvi e rapirvi il cuore; sarà in mezzo a distese di lava, a crateri spenti e dimenticati ma dai colori brillanti, di fronte ad altissime scogliere o a piccoli fari disseminati qua e la. Sarà semplicemente la luce, quella luce caratteristica dei paesi nordici, che trasforma in magia ogni cosa che riesce ad illuminare.
Non vi dirò come fotografare l'aurora boreale
Esatto, proprio così, questa guida percorre tutta l’isola, da nord a sud, da est a ovest, comprendendo le Highlands e i Westfjords. Alcune di queste location sono raggiungibili prettamente nel periodo estivo o comunque, in linea generale, da maggio a settembre, date di apertura delle F-Roads (ovvero le strade percorribili solo con mezzi 4×4 – dall’islandese Fjallvegir Roads, strade di montagna).
Il fenomeno dell’aurora boreale invece si verifica negli 8 mesi che vanno da settembre a inizio aprile.
Di conseguenza in questo lasco di tempo, le zone d’Islanda raggiungibili si riducono quasi esclusivamente alla parte meridionale dell’isola, a meno che non viaggiate a bordo di super-jeep, ma in ogni caso le forti bufere di neve potrebbero rendere le strade impraticabili con quindi scarse possibilità di raggiungere il nord e i fiordi dell’ovest. Questo non toglie che, specialmente le location del sud dell’Islanda, possano essere fotografate tutto l’anno, anche in inverno con la neve e un’aurora boreale mozzafiato.
Cosa portare per fotografare in Islanda, attrezzatura fotografica:
Come anticipavo prima, in Islanda non vi stancherete mai di fotografare. Ci sono talmente tante situazioni diverse che cattureranno la vostra attenzione e il paesaggio che vi si presenterà davanti sarà talmente vario che avrete bisogno di attrezzatura apposita in base a ciò che la situazione richiede.
Il mio consiglio è quello di avere con voi:
E’ importante avere con sé una fotocamera con modalità manuale ed obiettivo intercambiabile, questo vi permetterà di essere flessibili nelle diverse situazioni che vi si presenteranno.
In certe location islandesi può essere utile avere con sé un obiettivo grandangolare, specialmente per le fotografie di paesaggio, poiché offre un ampio campo visivo e aiuta a dare risalto agli elementi in primo piano come per esempio rocce laviche, i geyser o gli iceberg arenati sulla Diamond Beach. Nonché, se ne avrete la fortuna, anche per catturare l’aurora boreale.
Insieme al medio tele è sicuramente l’obiettivo che userete per la maggiore. Vi permetterà di creare fotografie astratte sfruttando i pattern di colore della natura e, specialmente nelle aree montuose, è fondamentale per comprimere i piani e far risaltare maggiormente l’imponenza dei coreografici rilievi. Come range di focale consiglio un 70-200mm, che copre la maggiorparte delle situazioni. Per la fotografia wildlife focali che arrivano anche a 400mm saranno molti utili.
E’ l’obiettivo che io utilizzo per la maggiore. Sebbene in Islanda la fotografia di paesaggio sia un must, ci saranno sicuramente delle situazioni in cui un obiettivo grandangolare sarà troppo ampio e un tele troppo lungo. Per coprire tale range io utilizzo un 16-55mm su fotocamera a sensore ridotto APS-C.
E’ uno strumento che non utilizzo di frequente, tuttavia si rende indispensabile nel momento in cui vogliate eseguire delle lunghe esposizioni o fotografare in situazioni di bassa luminosità. Vi consiglio di indirizzarvi verso modelli “travel” in fibra di carbonio di gran lunga più leggeri dei fratelli in alluminio, considerando che per raggiungere alcune location in Islanda sarà necessario scarpinare un pò.
E’ un accessorio non strettamente indispensabile, ma per lunghe esposizioni o fotografia notturna si rivela molto utile per ridurre al minimo le vibrazioni sulla fotocamera.
E, non meno importante:
Considerando che gran parte del vostro tempo lo trascorrerete all’aperto, uno zaino fotografico è importante per avere l’attrezzatura organizzata al meglio sempre con sé. Se le dimensioni lo permettono, potrà tornarvi anche utile per accogliere un layer di vestiario aggiuntivo e qualche snack. Vi consiglio inoltre una rain cover per avvolgere lo zaino in situazioni di maltempo (cosa abbastanza frequente).
Un altro device che fa parte della mia strumentazione è sicuramente il macbook. In Paesi come l’Islanda è facile farsi prendere la mano e vi ritroverete a raccogliere tantissimo materiale tra foto e video, per cui vi suggerisco di munirvi anche di un hard disk esterno dove poter effettuare il backup giornaliero. In alternativa al computer portatile anche le ultime versioni di iPad possono essere abbinate ad un hard disk esterno.
Alcune prospettive di ripresa dall’alto sono attuabili esclusivamente con l’uso di un drone o tramite fotografia aerea affidandosi a dei servizi locali certificati. Se intendete quindi portare con voi un drone suggerisco di prendere visione delle ultime regolamentazioni in materia di volo sul portale : Icelandic Transport Authority .
Le più belle location da fotografare in Islanda, 20 tappe immancabili da aggiungere al vostro itinerario di viaggio
20 fra i luoghi più . d'Islanda
1. Skógafoss, la cascata che custodisce il tesoro d'Islanda
Scoprirete presto che Skógafoss assieme a Gullfoss, di cui vi parlerò più avanti, è considerata una delle cascate più iconiche e fotogeniche d’Islanda. Un enorme salto di 60 metri, che è possibile ammirare anche dalla sommità della cascata, dopo aver percorso una scalinata di circa 700 scalini. Si narra che in passato, il primo vichingo approdato nell’isola, abbia nascosto un forziere pieno di monete d’oro nella caverna dietro alla cascata e che qualcuno, ancor oggi, quando la luce del sole colpisce l’acqua, riesca a vedere il riflesso delle monete dorate.
2. La cascata di Seljalandsfoss
Siamo sempre nell’Islanda del sud, poco distante da Skógafoss infatti si trova la bellissima cascata di Seljalandsfoss. La cui vera particolarità risiede nella possibilità di poterci camminare quasi all’interno. Il piccolo sentiero percorribile a piedi infatti vi porterà fino a raggiungere la cascata e a passare dietro al salto dell’acqua. Attrezzatevi con un impermeabile dotato di cappuccio, ma una foto da qui è imperdibile.
3. Quel che resta dell'aereo DC-3 Dakota
La carcassa dell’aereo statunitense DC-3 Dakota è divenuta oggi una delle attrazioni più fotografate in Islanda, lo avrete sicuramente notato in più di qualche feed di Instagram. Immerso in un deserto di sabbia nera sulla spiaggia di Sólheimasandur nel sud dell’Islanda, si trova ciò che rimane del velivolo dell’ US Army che in un nebbioso pomeriggio di novembre nel lontano 1973 ha dovuto effettuare qui un atterraggio di emergenza.
Oggi la sua celebrità e il conseguente aumento di turisti nel luogo, è dovuta anche ad alcune comparse in video musicali e film, tuttavia l’unico modo per raggiungere il relitto è una camminata di quasi 4 chilometri lungo la spiaggia di sabbia nera, in un’area particolarmente ventosa anche in estate e, per questo motivo, assolutamente da evitare in inverno.
4. Reynisfjara, la spiaggia nera d'Islanda e il promontorio di Dyrhólaey
Reynisfjara vanta il primato di “spiaggia nera d’Islanda” , nonostante gran parte delle spiagge dell’Islanda meridionale lo siano a causa dei detriti di origine vulcanica, qui però regna un’atmosfera magica, molto probabilmente dovuta allo scenario complessivo che si apre davanti ai nostri occhi.
Sabbia più nera della pece, spettacolari colonne di basalto a picco sul mare, Reynisdrangar i faraglioni di roccia vulcanica che emergono dall’oceano e in lontananza lo scenografico promontorio di Dyrhólaey, fra cui spicca l’iconico arco di lava nera e il faro leggendario che sta a indicare il punto più a sud della terraferma islandese.
E’ una delle location più belle da fotografare in Islanda, ma è anche una delle più pericolose, non a caso è considerata “La spiaggia più pericolosa d’Islanda”, a causa delle forti e imprevedibili onde che si scagliano a riva creando una pericolosa risacca.
Il mio consiglio quindi è, prendetevi tutto il tempo che necessitate per godervi questo luogo fantastico, approfittate dei momenti di minor affollamento, la mattina presto o la sera tardi al tramonto (che in estate, in base al mese, va dalle 22.00 a mezzanotte) e prestate massima attenzione.
5. La cascata di Háifoss
Islanda, terra dei 4 elementi. L’acqua uno fra questi, che ritroverete nelle numerosissime cascate sparse in tutta l’Isola. Háifoss, la quarta per altezza, con un salto di 122 m è uno spettacolo della natura superata solo dalle cascate di Morsárfoss , Glymur e Hengifoss. Vista la sua posizione isolata, non sarà difficile fotografarla e godere di questo splendido panorama in tranquillità, ma proprio per la sua posizione per accedervi sarà necessario percorrere una strada sterrata che necessita di un buon fuoristrada.
6. Il canyon di Sigöldugljufur
Entrando nel vivo delle highlands islandesi, l’area remota che personalmente preferisco in tutta l’Islanda, una delle location che non potete mancare è sicuramente il Canyon di Sigöldugljúfur. Chiamato anche “Valle delle lacrime” per le numerose cascate che vi si riversano, questo canyon ha un fascino irresistibile. Per diverso tempo è rimasto un tesoro nascosto, data la difficoltà di accesso, oggi trovandosi nel bel mezzo delle highlands è comunque accessibile solo nel periodo estivo con un mezzo 4×4 e tutte le raccomandazioni del caso, trattandosi di luoghi completamente isolati e privi di servizi.
7. Landmannalaugar e le Highlands islandesi
Fotograficamente parlando, le highlands sono un vero paradiso. Il posto più selvaggio di tutta l’Islanda, qui si può cogliere la vera essenza di questa terra. Vulcani, campi di lava nera, montagne di riolite che vanno dal giallo, al rosso, al verde portano il nome di Landmannalaugar e conferiscono a questa zona un aspetto unico, un paesaggio simile a quello di Marte. Questa regione interna dell’Islanda merita di essere vista e vissuta, perché qui trovano spazio alcune delle meraviglie naturali più scenografiche e spettacolari che abbiate mai visto. Le highlands sono qualcosa di completamente diverso da quello che incontrerete in tutto il resto dell’isola ed è per questo motivo che le inserirei al primo posto fra le esperienze da fare.
Tuttavia nella maggiorparte dei classici itinerari di viaggio le Highlands non vengono incluse perché ci si limita a visitare la costa meridionale dell’isola con le sue principali attrazioni o a percorrere il classico giro ad anello lungo la Ring Road islandese, spesso per questioni di comodità dovute alla praticità delle strade ed è un gran peccato. Se vorrete, e ve lo consiglio, inserirle nel vostro itinerario ricordate che alle Highlands vi si accede solo con un mezzo 4×4 attraverso le famose F-Roads, e nei mesi che vanno da Maggio ad inizio Settembre, negli altri periodi dell’anno le strade sono chiuse poiché impraticabili e troppo pericolose, a meno che non si noleggi un tour in super-jeep.
8. La laguna glaciale di Jökulsárlón e la Diamond Beach
Probabilmente uno dei luoghi più fotografati d’Islanda, la laguna glaciale di Jökulsárlón e la Spiaggia dei Diamanti sono diventanti un’icona del Paese grazie alla loro incantevole bellezza. Una laguna formata da grandi blocchi di ghiaccio, i cosiddetti iceberg, che si staccano dal vicino ghiacciaio Vatnajökull che continua a ritirarsi di anno in anno a causa del cambiamento climatico.
Questi iceberg, lentamente trasportarti dalla corrente, sfociano nell’oceano ma alcuni di loro, levigati dall’acqua, approdano sulla battigia di Breiðamerkursandur, oggi conosciuta come Diamond Beach proprio per l’effetto di questi piccoli iceberg che colpiti dai raggi del sole scintillano come preziosissimi diamanti. Una sola parola : Imperdibile!
9. Vatnajökull, il ghiacciaio più grande d'Europa
E’ il più grande ghiacciaio d’Europa per volume, e la sua estensione è paragonabile a quella della Corsica. Probabilmente questi dati possono bastare per impressionarci a sufficienza quando ce lo troviamo di fronte. Si trova nell’area a sud-est dell’Islanda e quello che non ci aspetteremo è che giace sopra a uno dei campi vulcanici più attivi al mondo. Il che ha portato alla creazione di numerose grotte glaciali alcune delle quali possono essere visitate con l’appoggio di esperte guide locali. Vale lo stesso per le magnifiche escursioni che prevedono la possibilità di fare trekking sul ghiacciaio.
10. Il promontorio di Stokksnes
E’ una delle tappe chiave, sia per i fotografi ma anche per chi visita solo il sud dell’Islanda. Stokksnes si trova infatti sulla costa sud-orientale, molto vicino alla caratteristica cittadina portuale di Höfn, e comprende il maestoso monte Vestarahorn circondato da una bellissima spiaggia di sabbia nera e spettacolari dune in estate. E’ importante sapere che la spiaggia di Stokksnes è di proprietà privata e sarà necessario pagare un biglietto in loco per accedervi.
11. La chiesa blu di Seyðisfjörður
Seyðisfjörður è un piccolo paesino racchiuso nei fiordi orientali dell’Islanda, un tempo importante snodo commerciale grazie alla pesce di aringhe, oggi è particolarmente conosciuto per essere il punto di attracco di traghetti e navi da crociera nonché per i suoi edifici pittoreschi. La chiesa blu, chiamata così per il suo colore azzurro pastello è diventata il simbolo di questo paesino assieme alla stradina di ciottoli color arcobaleno, un omaggio alla comunità LGBT, ed è probabilmente il luogo più instagrammato di tutta l’Islanda.
12. Il Canyon di Jökulsárgljúfur e le cascate di Selfoss, Hafragilsfoss e Dettifoss, la cascata più potente d'Europa
Salendo verso nord, una sosta è d’obbligo al canyon di Jökulsárgljúfur la cui straordinaria conformazione, le colonne basaltiche, le cascate e le grotte che ne fanno parte, lo rendono un luogo unico, paragonabile per la sua bellezza al Grand Canyon americano.
E’ formato dal fiume di origine glaciale Jökulsá á Fjöllum, che lungo il suo percorso cade in diverse cascate, di cui 3 sono le più famose, in ordine : la prima è Selfoss, seguita dalla potente Dettifoss (dall’Islandese Cascata dell’Acqua che Rovina) la prima cascata in Europa per portata d’acqua, la sua portata media infatti si aggira sui 180-200 metri cubi al secondo. Impressionante. Ed infine Hafragilsfoss, nella foto qui sotto, la più scenografica e fotogenica, che si getta su una delle faglie eruttive più lunghe dell’Islanda e attive del pianeta.
13. L'area geotermale di Hverir nella regione di Mývatn
La terra fuma! siamo a Hverir, nell’area geotermale del Krafla, all’interno della regione del Mývatn. Ci sono vulcani di fango e fumarole attive, tutto ribolle sotto i nostri piedi. I colori complementari dell’ arancione dell’argilla mischiato al grigio bluastro delle pozze sulfuree creano pattern meravigliosi, tutto è così surreale che sembra di essere su un altro pianeta. Siamo veramente nella “cucina del diavolo” come dicono gli islandesi? Quel che è certo è che in un posto così non potrete fare a meno di prendere la macchina fotografica in mano e immortalare quello che state vedendo, solo per riguardare le foto il giorno dopo e convincervi che non stavate sognando.
14. L'area geotermica nel massiccio del Kerlingarfjöll
Kerlingarfjöll è uno dei punti più belli per fotografare l’attività geotermica. Anche qui, le fumarole, i colori caldi giallo-arancio delle montagne di riolite, i torrenti d’acqua e il ghiaccio perenne creano un’atmosfera surreale. Ci troviamo nella parte occidentale delle highlands, e tutto intorno la natura da il meglio di se, nelle forme e nei colori, creando scenari fra i più pittoreschi dell’isola.
15. I Westfjords e il punto più a occidente d'Europa, la falesia di Látrabjarg
I Westfjords non sono spesso considerati nei classici itinerari battuti dai turisti, specialmente per chi visita l’Islanda per la prima volta e per questo è anche chiamata “la regione sconosciuta d’Islanda”. Ma è la parte dell’isola scelta da viaggiatori e fotografi che vogliono godere delle bellezze naturali più remote e selvagge, andare alla ricerca delle più grandi colonie di uccelli e perdersi nelle insenature dei fiordi per godere del sole di mezzanotte in un ambiente magico.
Látrabjarg è la punta più occidentale d’Europa, ed è infatti uno dei luoghi più spettacolari al mondo per la fauna selvatica. Questa scogliera la cui altezza raggiunge i 400m a picco sul mare è uno dei luoghi scelti dagli uccelli marini per nidificare in estate. Qui troverete colonie di simpaticissimi Puffins (pulcinelle di mare) ma anche urie , gazze marine e molte altre specie con cui potrete avere un incontro ravvicinato, quasi impossibile altrove.
16. Gullfoss, la cascata d'oro
La cascata più fotogenica d’Islanda, ecco a voi : Gullfoss. Il suo nome significa “la cascata d’oro” (in islandese Gull=Oro e Foss=Cascata) ed è chiamata così perché quando i raggi del sole colpiscono l’acqua generano dei riflessi dorati, nonché splendidi arcobaleni che rendono il paesaggio unico nel suo genere. E’ riserva naturale dal 1975 ed è una delle principali attrazioni del famoso Golden Circle , la sua composizione a doppia cascata e la potenza del suo getto richiama qui ogni anno flotte di turisti curiosi di scoprire questa enorme forza della natura.
17. Lo spettacolo dei Geyser
E’ uno dei fenomeni naturali che più incuriosisce chi arriva per la prima volta in Islanda. I Geyser, queste enormi eruzioni di acqua calda che provengono dal sottosuolo, sono una delle caratteristiche principali di quest’isola. Fotografarli, come si può immaginare, non è poi così semplice, ma una parte interessante può essere documentare tutte le fasi dell’eruzione. Il getto è abbastanza imprevedibile, anche se Strokkur, il geyser più fotografato in assoluto, erutta in media ogni 4-8 minuti, dando quindi il tempo di prepararsi a questa meraviglia della natura. Ci troviamo nella valle di Haukadalur, sempre all’interno del Golden Circle, a circa un centinaio di chilomentri da Reykjavík.
18. Kirkjufell la montagna islandese più iconica
Sfido chiunque a non aver mai associato l’Islanda a questa montagna. Ma è un dato di fatto, quando si parla d’Islanda compare lui, il Monte Kirkjufell, 463 metri d’altezza nella penisola di Snæfellsnes, vanta il primato di montagna più fotografata del Paese. La sua forma particolare è dovuta all’erosione dei ghiacciai, e lo specchio d’acqua generato dalla cascata di Kirkjufellsfoss ne fa una delle location in cui i fotografi di paesaggio si sbizzarriscono di più.
19. Budakirkja, la chiesa nera e Ingjaldsholskirkja nella penisola di Snaefellsnes
Non solo natura incontaminata, in Islanda ci sono tanti paesini, porticcioli e chiesette pittoresche che vi divertirete tantissimo a fotografare. Due delle chiesette più iconiche si trovano nella penisola di Snæfellsnes e sono rispettivamente la chiesa nera di Búðir, chiamata appunto Budakirkja, la piccola chiesa in legno ricoperta di pece nera, come si fa con le barche, per preservarla dagli agenti atmosferici e Ingjaldsholskirkja, un tempo terza chiesa più grande d’Islanda, oggi rimane comunque la più antica chiesa di cemento del mondo.
20. I faraglioni di Valahnúkamöl nella penisola di Reykjanes
La scogliera di Valahnúkamöl nella penisola di Reykjanes si trova sulla dorsale medio atlantica, una zona particolarmente soggetta a forti venti e mareggiate che generano onde altissime. Sono proprio questi scenari ad incuriosire molti fotografi che qui solitamente trovano il set ideale per ricreare immagini “super moody” , grazie anche ai faraglioni che emergono imponenti dall’oceano, come dei veri giganti in mare.
Vi lascio con un video che vi renderà l’idea di quanto sia bellissima, fenomenale e unica questa terra.
Per qualsiasi altra curiosità su questi luoghi, sentitevi liberi di scrivermi nei commenti. L’avventura in terra islandese non termina qui, tornerò presto a scrivere di meravigliosi cottages, hotsprings, highlands e qualche altro prezioso consiglio. Nel frattempo, stay safe.
/ Sabrina