Un viaggio alle Isole Faroe fra avventura, miti, leggende e tradizioni lunghe una vita o forse di più. Scopriamo insieme cosa rende così affascinanti queste 18 isole che affiorano nel mezzo dell’oceano Atlantico, a metà strada fra Scozia ed Islanda.
Un viaggio alle Isole Faroe, c’hai mai pensato?
Andresti in un paese senza alberi e in cui qualsiasi strada tu prenda non ti allontanerai più di 5 km dall’oceano? Un paese dove le ore di sole, se sommate insieme, non superano nemmeno 40 giorni all’anno e in cui i semafori li puoi contare sulle dita d’una mano?
Ci andresti?
Se la tua risposta è sì, un viaggio alle Isole Faroe è quello che fa per te. Se invece hai esitato, forse leggere questo articolo potrà farti cambiare idea.

Viaggio alle Isole Faroe. Dove, scusa?
Passare dai 40° estivi italiani ai 10° di una piccola isola del nord europa, che mia madre ancora fatica a geolocalizzare, è stato incredibilmente emozionante. Siamo atterrati a Vágar, fa freddo, ma non troppo, diciamo il giusto per riprendersi da un’estate calda, troppo calda. Piove e c’è anche un po’ di nebbia. Benvenuti – mi dico – era proprio quello che ci voleva.
Non è da tutti partire alla scoperta di un arcipelago remoto, con un clima subpolare e condizioni meteorologiche che potremmo definire piuttosto avverse, ma il bello, sta proprio qui.
Se mi chiedi cosa ci sono andata a fare in un posto così, potrei risponderti tante cose. La prima è che ho avuto il mio primo incarico ufficiale da parte dell’ente del turismo faroense, la seconda è che quell’incarico l’ho cercato, l’ho voluto, perché ero estremamente curiosa di scoprire questa terra, ai più ancora sconosciuta. Ora sono qui per raccontartela. Partiamo? Partiamo.

Introduzione di benvenuto
Le Isole Faroe o Fær Øer, come preferisci, sono 18 isole per gran parte collegate da tunnel sottomarini, che scorrono sotto l’oceano anche per più di 11 km. Sono la patria di un popolo che si è fatto da solo, e che ha saputo trasformare ogni necessità in opportunità, come la pesca, una necessità ancor prima di diventare uno stile di vita. Oggi il commercio ittico faroense rappresenta il 95% dell’economia locale.




Qui ci sono più pecore che persone, e le pecore fanno un pò di tutto, passano dal brucare l’erba sui tetti delle case (si, le case hanno i tetti ricoperti di torba) a fotografare e mappare le isole tramite una telecamera montata sul dorso. Qui, si vive tutto in maniera lenta, ma estremamente concreta.
Un viaggio alle Isole Faroe, cosa vedere nella capitale


Un’ottima base per visitare le isole, Tórshavn, letteralmente “porto di Thor“, è la capitale delle Isole Faroe. Ospita gran parte della popolazione del paese ed è probabilmente una delle più piccole capitali al mondo se pensiamo che in totale la popolazione faroense raggiunge a malapena i 50.000 abitanti.
Qui incontrerai piccoli negozietti artigiani dove acquistare ceramiche e capi in lana merino fatti a mano, caffè, ristoranti e case eleganti in pieno stile faroense, fino ad arrivare al porto. Una tappa è d’obbligo a Reyni, la città vecchia, un piccolo quartiere di eleganti case in legno con i classici tetti ricoperti d’erba, e a Tinganes, dove tutt’oggi risiede la storica sede del governo. Passeggiare per questi vicoli sarà come tornare indietro nel tempo.




Se ami l’arte, oltre al museo Listasavn Føroya, il laboratorio litografico Steinprent è un ritrovo di artisti internazionali. Jan ci ha condotti nel suo affascinante studio e ci ha spiegato passo passo il procedimento di questo tipo di stampa che lui, qui a Tórshavn, porta avanti con passione da molti anni. Il suo laboratorio, oltre ad avere una vista incredibile sul porto, ha anche una galleria al piano terra dove vengono esposte le opere più recenti man mano che vengono create, noi ci lasciamo trasportare dal suo entusiasmo e tutto sembra trasformarsi in magia.








12 mete da non perdere e i villaggi più suggestivi delle Isole Faroe
Distese verdi a perdita d’occhio, pittoreschi villaggi che ricordano quelli delle fiabe e scogliere selvagge a precipizio sull’oceano. Se decidi di prenotare un viaggio alle Isole Faroe devi essere pronto a tutto questo. Se lo sei, come spero, eccoti una lista di luoghi da non perdere da segnare in agenda:
- Gásadalur, nell’isola di Vágar, sarà probabilmente una delle prime tappe che farai una volta che avrai messo piede in terra faroense. A pochi chilometri dall’aeroporto si trova questo villaggio, un tempo inaccessibile se non in elicottero o a piedi per mancanza di strade di collegamento. Oggi, insieme alla spettacolare cascata Múlafossur raggiungibile a piedi in pochi minuti, è uno dei luoghi più visitati e iconici delle isole. Da qui si può godere anche di una bellissima vista sull’isola di Mykines.
- Il villaggio di Bøur puntellato di casette in legno scuro con tetti ricoperti di torba, è un tradizionale paesino che nasconde una storia leggendaria. Da qui si ha una vista impareggiabile sull’ isola di Tindhólmur e sugli iconici faraglioni Stóri Drangur e Lítli Drangur, meglio conosciuti con il nome di Drangarnir. Anche se, per vederli veramente da vicino e restare ammaliati dalla loro imponenza, dovrai percorrere un trekking apposito della durata di circa 5 ore con guida, oppure potrai optare per un boat tour, decisamente più rilassante ma altrettanto emozionante.
- Il lago sospeso, Sørvágsvatn, e il trekking fino alla scogliera di Trælanípa. Qui, le vertigini non sono ammesse. Questo facile trekking ti porterà alla scoperta di un altro luogo-icona di queste isole, uno fra i più suggestivi: il lago sospeso che, per illusione ottica, sembra sovrastare l’oceano, per poi sfociare nella cascata di Bøsdalafossur. Un panorama mozzafiato ti attende una volta raggiunta, con dovuta prudenza, la cima della scogliera.



- Trollkonufingur Rock, chiamato anche The Witch Finger (il dito della strega), è un monolite alto 313 m e si trova a sud-est del villaggio Sandavágur da cui è raggiungibile in breve tempo. La leggenda narra che una strega venuta per portare le Isole Faroe in Islanda, col venire del giorno sia stata colpita dai raggi del sole e pietrificata, cadendo così nell’oceano. La sua statura era talmente grande che, una volta raggiunto il fondo del mare, la parte posteriore della sua testa e il dito rimasero in superficie divenendo, la prima, l’isola di Koltur, e il dito Trľllkonufingur. Ad oggi solo 11 persone sono riuscite nell’impresa della sua scalata.
- Le scogliere di Vestmanna, centinaia di metri a picco sul mare. Si estendono per quasi 5km ed il modo migliore per godere di questi giganti di basalto è un giro in barca della durata di circa 2 ore che ti porterà alla scoperta di grotte marine scavate nella roccia e della fantastica fauna selvatica della zona dove uccelli esotici nidificano e prosperano.
- Mýlingur è la montagna situata sulla punta settentrionale dell’isola di Streymoy. Il sentiero per arrivarci è piuttosto difficoltoso e non ben segnato ma il panorama che si apre una volta raggiunta la cima, con le scogliere a strapiombo sull’oceano e le centinaia di uccelli marini, lo rende un posto incantevole.



- La cascata più alta delle Isole Faroe, Fossá Waterfalls. Alta 140 metri è nota per la sua formazione in roccia basaltica scura, ed è facilmente raggiungibile percorrendo la strada che porta a Tjørnuvík.



- Hvíthamar, uno dei punti panoramici delle Isole Faroe, sopra il villaggio di Funningur, da cui sarà possibile ammirare il fiordo Funningsfjộrður, le montagne circostanti e anche l’isola di Kalsoy.
- L’iconico faro di Kallur nell’isola di Kalsoy. Un faro arroccato su un promontorio che si getta a strapiombo sull’oceano da entrambi i lati. Un posto affascinante e selvaggio allo stesso tempo, da mettere letteralmente i brividi. Non a caso, quest’isola è stata il set del celebre film di James Bond ‘No Time to Die’. Il trekking, della durata di meno di un’ora, parte dall’ultimo centro abitato dell’isola, Trøllanes.
- Klaksvík, la seconda città più grande dell’arcipelago delle Isole Faroe è il punto di partenza di un breve trekking che ti regalerà una tra le vedute più belle, quella dalla cima del monte Klakkur. Ammira dall’alto le isole di Kunoy e Kalsoy e lascia andare tutti i pensieri.
- Mykines, l’isola più occidentale dell’arcipelago, dove la natura incontaminata fa da padrona, è famosa per essere la casa dei puffins, le adorabili pulcinella di mare, che qui hanno trovato il loro spazio dove nidificare. La puoi raggiungere in circa 45 minuti di traghetto partendo da Sørvágur.
L’accoglienza è di casa
Heimablídni, letteralmente “ospitalità domestica”, è un’esperienza che non puoi mancare durante il tuo viaggio alle Isole Faroe, non smetterò mai di dirlo.

Cene tipiche in case private, dove goderti esperienze culinarie autentiche assieme ad altri viaggiatori che, come te, vogliono scoprire la cultura di questo paese. E, quale miglior modo se non condividendo un buon pasto con la gente del posto? Noi siamo stati ospiti di Anna & Óli e, nel loro cottage con vista paradiso, posso dire di essermi sentita a casa.

Confesso essere stata l’esperienza più bella e autentica di tutto il viaggio, che ho raccontato in questo articolo e che consiglierei a chiunque abbia voglia di arricchire il suo viaggio con un’esperienza unica nel suo genere. Su EatLocal potrai avere una panoramica di posti che offrono questo genere di servizio e scegliere quello che più si addice al tuo viaggio.
Cosa si mangia alle Isole Faroe?
Apriamo il capitolo cibo, parte fondamentale della storia di queste isole.
Essendo un arcipelago nel mezzo dell’Atlantico, la tradizione vuole che gli abitanti delle Isole Faroe, in quanto a cibo, abbiano fatto di necessità virtù. La caccia e la pesca erano, e sono tuttora, le principali fonti di sostentamento che, assieme alla conservazione e alla preparazione, sono diventate parte di una cultura gastronomica notevole.
Non stupirti, quindi, se nei menù troverai piatti come “agnello fermentato” o “pesce essiccato al vento”, è tutto normale, sono sono alcuni dei metodi tradizionali di conservazione del cibo che doneranno alle pietanze un gusto unico e difficile da replicare altrove, proprio perché strettamente collegato al clima.






Se quindi, carne, patate e pesce sono i principali ingredienti dei piatti tipici faroensi, le ricette che li includono sono diventate negli anni sempre più innovative, uniche e accompagnate da presentazioni minimal. Nelle isole è nato il primo ristorante stellato KOKS, che ora si è temporaneamente trasferito in Groenlandia e al suo posto troviamo il fratello ROKS. Un ambiente rilassato nel porto di Tórshavn, dove trovare la migliore qualità di frutti di mare e vino che, combinati assieme, regalano un tripudio di sapori difficile da descrivere a parole. Due offerte di menù degne di nota fra cui scegliere, entrambe aprono con “pelle di merluzzo croccante” abbinata ad una “crema di erbette” che, credimi, è davvero incantevole.
Una serata qui è d’obbligo.



Altri suggerimenti molto validi che ti posso dare includono il Barbara Fish House per del pescato fresco, Bitin per opzioni vegane e vegetariane, qui la specialità sono i nordic sandwiches e, per un’alternativa più informale, la nuova birreria OY che offre specialità faroensi e delle ottime birre artigianali fra cui segnalo la loro fantastica “hazy ipa”.


Per saperne di più, la pesca ai cetacei
È un argomento delicato? Chi può dirlo. Io credo che quando si affronta un viaggio in un paese nuovo è bene avere una panoramica completa di quelle che sono le usanze, i costumi e le tradizioni del popolo che lo abita, ed il legame con il cibo, per gli abitanti delle Isole Faroe, è molto importante.
Si perché, come dicevamo, la pesca e la caccia sono una delle pratiche più antiche con cui i faroensi si procacciavano il cibo fin dall’antichità. E quindi non parliamo solo del salmone, che qui nelle Isole Faroe è tra i più buoni e sani al mondo, allevato senza antibiotici in mare aperto. Qui si cacciano anche le balene e i delfini e questo cibo fa parte della dieta dei faroensi fin dall’epoca vichinga. È una tradizione molto sentita dagli abitanti, che segue regole precise, con tanto di registri ufficiali e statistiche accurate in cui è specificato che tutto ciò che viene cacciato viene sfruttato dalla popolazione e per nulla sprecato. Negli ultimi anni però sempre più comunità lottano per tutelare questi mammiferi e per limitarne la caccia il più possibile. Se ti interessa approfondire l’argomento, di cui negli ultimi anni si è parlato molto, lo puoi fare nel sito dedicato a questa antica tradizione, che ho scoperto per caso ma che riporta molte informazioni utili, eccolo qui: https://www.whaling.fo/en/.
Prima di partire per un viaggio alle Isole Faroe
Se ti sei convinto a partire, ti capisco, non te ne pentirai. Ma se stai organizzando un viaggio alle Isole Faroe è bene che tu sappia un altro paio di cose:

- Prima di tutto un appunto sul clima. Stiamo parlando di un clima subartico marittimo, in cui le estati sono fresche con una temperatura media che si aggira sui 10°/13° e gli inverni miti, con una media di 3° gradi. Il meteo è imprevedibile e non è raro incontrare nell’arco di 24h pioggia, vento, nebbia e sole, per questo è necessario essere pronti, con il vestiario adeguato, a cambi meteorologici repentini. In quanto alle ore di luce, variano molto fra l’estate e l’inverno, in estate si arriva quasi a 20 ore di luce nel mese di giugno, mentre in inverno, a dicembre, sono solo 5. Tienilo presente quando scegli il periodo in cui partire.
- Con l’aumentare del turismo stanno aumentando anche le strutture ricettive e nelle isole e ce n’è per tutti i gusti, dagli hotel alle guest-house, dai B&B ai campeggi. Io ho soggiornato all’Hotel Foroyar, un eco-design hotel che si inserisce perfettamente nell’ambiente circostante nonostante le sue 200 camere.


- I tunnel sottomarini che collegano le isole sono a pagamento, tienilo presente quando organizzi gli spostamenti e muoviti nel modo più smart possibile. Se noleggi un’auto in loco, il costo dei tunnel ti verrà addebitato in fase di saldo al termine del viaggio. In alternativa se raggiungerai le isole con l’auto privata (a bordo di un ferry) sarai tenuto a pagare il pedaggio dei tunnel direttamente online nel sito di Tunnil.fo entro 6 giorni dall’utilizzo oppure alle stazioni di servizio entro 3 giorni. Se te lo stai chiedendo, i pedaggi vengono calcolati con la lettura della targa all’ingresso del tunnel. In ogni caso guidare 72m sotto la superficie terrestre fa un certo che, e pensa che qui l’artista faroense Tróndur Patursson ci ha costruito anche una rotonda, la prima sottomarina.
Isole Faroe, ci sei già stato e vorresti tornare? Prova un’esperienza diversa.
Vuoi vedere le Isole Faroe sotto un altro punto di vista? Partecipa all’iniziativa Close For Maintenance. Ogni anno, per pochi giorni, siti e attrazioni vengono chiusi ai turisti per effettuare i lavori di manutenzione. Ecco, se vuoi, potresti essere tra i pochi fortunati volontari che hanno l’occasione di vedere queste isole nella loro autenticità partecipando, come un vero local, ai lavori di manutenzione.


Un’esperienza incredibile che ti permetterà di dare il tuo supporto per preservare aree naturali delicate come quelle che si trovano in queste isole. Registrandoti al sito potrai essere avvisato nel momento in cui aprono le candidature per il 2024 (quelle per il 2023 sono già terminate).
Che dire?
Se hai in programma di organizzare un viaggio alle Isole Faroe spero che questo articolo ti sia stato utile. Potrai trovare approfondimenti sull’ospitalità “Heimablídni” nel mio foto-racconto intitolato “Isole Faroe: Heimablídni, un nuovo concetto di ospitalità” e, se vuoi dei consigli per trekking in mezzo alla natura alle Isole Faroe, ti consiglio di leggere l’articolo “Trekking alle Isole Faroe, 4 consigli da seguire”.
Per qualsiasi informazione in più, sono qui, sentiamoci nei commenti.
Dimenticavo, buon viaggio!
Sabrina
Questo articolo è stato supportato da visitfaroeislands.com